Manuale per Esserci Senza Esserci
di Chiara Lorenzetti
Capitolo 1
Assenza ingiustificata
Oggi, più che mai, al centro delle nostre riflessioni collettive ci
sono lo spazio e il corpo con cui lo abitiamo, le relazioni e gli
strumenti di incontro che continuamente esploriamo e costruiamo
insieme. Partiamo dall’inizio: esserci è un verbo pronominale, il pronome
clitico “ci” indica una terza persona, sicuramente plurale. Può
essere definito anche verbo reciproco perché i soggetti promuovono e
subiscono l’azione con lo stesso grado di intensità. La simmetria
dei due “esserci” è, però, spezzata, rotta, frammentata dalla
congiunzione “senza” che indica un’assenza e una negazione.
Esserci - senza - esserci
Esserci - senza
Senza - esserci
Esserci - esserci
Le tre parole formano una locuzione, sono tutte interdipendenti e se
agiamo per sottrazione non può realizzarsi né la prima condizione
(esserci) né la seconda (non esserci). C’è già nel titolo una
struttura orizzontale, molto diversa dalle molteplici verticalità
gerarchiche nelle quali di solito siamo costretti, non c’è
coercizione ma possibilità, non c’è esclusività ma pluralità.
Nel 2008 - in occasione del IV Incontro artisti contemporanei -
nella Carrozzeria Rizieri di Pontedera (Pisa) viene esposta la prima
edizione della mostra di arte postale “eSSerCi SeNZa eSSerCi”. Il
progetto nasce come evento collaterale di “Transformations prendete,
per esempio, un pazzo” e risponde all’esigenza di sovvertire o
meglio, aggirare, la regola autoimposta dell’evento principale:
esporre ed essere fisicamente presenti, incontrarsi.
Il tema della mostra è la pazzia, la follia, un appello estremo al
liberare le menti creative dai modelli di mercato, respingere e
rifiutare un fare arte estetizzante e compiacente, resistere alle
coercizioni esterne, aderire alla verità in “una carrozzeria, luogo
di lavoro, di sudore, di fatica” . La coordinazione di Enzo Correnti,
Barbara Calonaci e Antonio De Rose (1954-2013) rende possibile una
partecipazione collettiva, libera e consistente: artiste e artisti
di tutta Italia inviano in via Garella 43 decine di collages,
disegni, frottages. L’allestimento delle opere è immersivo, fogli di
carta stesi su fili che creano percorsi labirintici: il ponte a
quattro colonne, il banco da lavoro, le pinze, la piega lamiera, le
vernici diventano supporti, acquisiscono nuovi significati e ruoli
in uno spazio aperto di discussione.
1 Intervento di Ina Ripari sulla locandina della IV edizione di “Incontro
artisti contemporanei”.
Capitolo 2
Carrozzeria per macchine creative (2008 - 2015)
L’esperienza di “eSSerCi SeNZa eSSerCi” si ripropone con regolarità
dal 2008 al 2015 a Pontedera, le opere d’arte postale da poche
decine passano a essere centinaia. Nel 2010, per la III edizione,
insieme a Enzo Correnti, entra nell’organizzazione, come grafica,
_guroga: artista venezuelana, video artista, performer, grafica,
laureata in arte con menzione in arti multimediali e performance,
avvocatessa e post-laureata in economia. A fianco della
partecipazione di numerose artiste e di svariati artisti italiani,
si aggiungono mail art provenienti da Uruguay, Serbia, USA,
Venezuela e altri paesi. Le tecniche espressive si modificano e
moltiplicano: fotografie, poesie visive, tecniche miste rendono le
opere sempre più eterogenee e suggestive. Questo modo di operare si
riflette anche nei contenuti che vengono indagati come esercizio di
libertà: non c’è giuria, non c’è scelta, non c’è nessun premio, la
ricompensa più alta è portare avanti un’azione artistica e politica
che riesca a far convivere individualità e pluralità senza che l’una
sopraffaccia l’altra. In accordo e assonanza con una visione fluxus,
neo-dada e antisistemica “eSSerCi SeNZa eSSerCi” prende forza e
potere, un potere dolce e lirico in grado di far emergere
espressività inedite e antidogmatiche. Nel 2012 _guroga prende parte
al coordinamento dell’evento diventando, con Enzo Correnti,
co-curatrice. Nell’ottobre dello stesso anno l’esibizione viene
realizzata anche in Venezuela, a Caracas, in occasione della Fiera
Internazionale dell’Aviazione Civile Venezuelana: 138 artisti
partecipano da 22 paesi del mondo presentando in totale 184 opere di
arte postale. L’anno seguente l'esperimento si ripete: la macchina
creativa è stata innescata, funziona ed è strumento di
partecipazione attiva.
Nel 2015, da un’idea di _guroga, in Venezuela viene realizzata
un’esposizione itinerante di arte postale “Libertà e volo” di arte
postale, presentata in diverse sedi - Isola di Coche, Colonia Tovar,
Galipán, Cumaná, El Cigarral.
Capitolo 3
Officina Dada Boom e storie di happenings (2016 -
2020).
Nel 2016 l’esperienza di “Artisti in carrozzeria” - resa possibile
da e con la collaborazione di Lepanto e Luigi Zucconi - si conclude
e l’evento di mail art prende un’altra forma, cerca un’altra casa e
altre realtà in cui innestarsi, passa da evento collaterale ad
autonomo nella sua IX edizione. Lo spazio che l’accoglie - fino al
2020 - è l’Officina di arte fotografica e contemporanea Dada Boom di
Viareggio (Lucca) che ospita l’omonimo collettivo. Le pratiche
artistiche che dal 2014 vengono esposte e sperimentate lì sono
molteplici, pubbliche e sociali; uno spazio ibrido che accoglie
dipinti, video installazioni, fotografie, produzioni di new media
art, performance. “eSSerCi SeNZa eSSerCi”, come il luogo dove
approda, si fa fucina meticcia di arti ed eventi, la mail art resta
il fulcro di un’inarrestabile forza di azione-reazione che intesse
infinite trame tra artisti e curatori, e che dà vita a performance
sonore, audiovisive, relazionali in grado di attivare e mobilitare i
partecipanti. Nel 2017, per i suoi primi dieci anni, gli eventi che
nei due giorni (30 settembre e 1 ottobre) si realizzano sono
moltissimi, dodici performance e installazioni di video-art fra cui
L’aria finalmente libera di Enzo Correnti, Antonio De Rose e Murat
Onol, citazione del titolo della VI edizione (2010) di “Incontri
artisti contemporanei”.
Capitolo 4
Itinerari (2020 - ∞)
Il 2020, l’anno spartiacque, il trovarci impreparate e impreparati,
fragili, lo sconvolgersi delle nostre consuetudini, il demolire, il
costruire a fatica di nuovo. Come se il cerchio si chiudesse, le
premesse con le quali “eSSerCi SeNZa eSSerCi” iniziava diventano
un’urgenza improrogabile; i nostri corpi soli sono costretti alle
distanze, sono privati degli atti di amore e rabbia, di cura e
condivisione, e in quel “silenzio e attendere il ritorno di un’eco,
si perpetua il primo richiamo della lontananza” . Ed è un richiamo 2
intrecciato di connessioni, ricordi e mancanze. La mail art le
recupera, come se fossero detriti di una forza creativa autonoma e
inarrestabile, un’energia che ha bisogno di generare e attivarsi, da
immaginario tramutarsi in materia. Nel tredicesimo anno Enzo
Correnti dà un luogo espositivo alla mostra nello Spazio G43, la più
piccola galleria alternativa di Prato; uno spazio privato, familiare
risponde al bisogno di trovarne uno pubblico che renda possibile
l’incontro delle opere,delle artiste e degli artisti. La
partecipazione internazionale ed estesa ha riaffermato con forza il
senso di comunità, sorellanza e fratellanza artistica e
l’interconnettività alla base di questa pratica.
Nel 2021 la XIV edizione - piena adolescenza di “eSSerCi SeNZa
eSSerCi” - viene pensata e realizzata come mostra itinerante,
esposta e inaugurata nello spazio sociale Ri Cre AzionƎ presso il
Cantiere Sociale Versiliese in via Belluomini 18 di Viareggio
(Lucca)gestito dal Collettivo Dada Boom. Il nome è un omaggio
all’omonima opera di Giacomo Verde (1956-2020), prima video
installazione realizzata ed esposta al Cantiere Sociale in occasione
del Fast Workshop “TrasformAzione” (2014).
Orizzonti, mondi possibili, saperi condivisi che non erano nemmeno
immaginati si sono realizzati in questi tredici anni passati e si
compiranno ancora fuori dal sapere accademico, dai circuiti
ufficiali, svincolando le opere e la creatività dalla
mercificazione.
“Le convocazioni di eSSeRCi SeNZa eSSeRCi sono esposte in luoghi non convenzionali con la caratteristica
essenziale o principio della "mailart": «totale assenza di selezione, giuria o la vendita delle opere. Semplicemente
presenta riuniti un gruppo di artisti internazionali (mailartisti) con la sua libertà di pensiero». Tutti espongono
con uguali condizioni di partecipazione suoi lavori d'arte senza senso di preferenza o gara.”
_guroga
“uN Mio PENSieRo SuLL'aRTe PoSTaLe…
Mi SoNo SeNTiTo SeMPRe uN CaNe SCioLTo…
NoN iMPoRTa Se eRo NeL CaMPo DeLLa CuLTuRa, LaVoRo,
PoLiTiCa, aRTe, PoeSia o aLTRo…
Mi SoNo SeNTiTo aNCoRa Più LiBeRo
Da QuaNDo Nei LoNTaNi aNNi ‘70
Ho iNiZiaTo a SPeDiRe ai Miei aMiCi La Mia aRTe PoSTaLe
Ma SeNZa SaPeRe CoS’eRa?!
PeR Me L’aRTe PoSTaLe NoN è aLTRo CHe
La FoRMa Più LiBeRa e CReaTiVa CHe C’è NeL MoNDo DeLL’aRTe CoNTeMPoRaNea…
QuaNDo La CRiTiCa, Le GaLLeRie, iL MeRCaTo
iNGaBBieRaNNo e MeRCiFiCHeRaNNo L’aRTe PoSTaLe
NeLLo STeSSo MoMeNTo Ne DeCReTeRaNNo La Sua FiNe!”
Enzo Correnti
2 Italo Calvino, Prima che tu dica “Pronto”,1985.
Nessun commento:
Posta un commento